Due uomini armati hanno preso in ostaggio questa mattina un sacerdote e diversi fedeli all’interno di una chiesa vicino Rouen, in Normandia. Gli aggressori, in possesso di coltelli, hanno poi sgozzato il parroco, Jacques Hamel, 86 anni. Poi un altro fedele è in fin di vita.
Esecuzione in stile Daesh
Prima di tagliargli la gola, i due terroristi di Saint-Étienne-du-Rouvray hanno costretto il sacerdote “a mettersi in ginocchio e lui ha cercato di difendersi”. Lo racconta suor Danielle, una delle religiose che stavano assistendo alla Messa, in un’atroce testimonianza a radio RMC. Ha poi affermato che i due hanno filmato la scena. “Si registravano. Hanno fatto una specie di sermone in lingua araba intorno all’altare. Era orribile”. Una modalità purtroppo già vista in tanti video dei terroristi islamisti del Daesh
Lo Stato islamico ha rivendicato l’attacco nel primo pomeriggio affidando alla sua agenzia, Amaq, un comunicato in cui sostiene che i “soldati” del gruppo “hanno eseguito l’operazione in risposta agli appelli per prendere di mira l’alleanza crociata”.
La condanna islamica
Il Gran Mufti d’Egitto, Sheik Shawki Allam, ha condannato “l’atto terrorista e criminale” che ha avuto luogo oggi a Rouen in Francia e che è stato “commesso da estremisti”. “Tale atto viola tutti gli insegnamenti dell’Islam”, ha aggiunto Allam che ha poi offerto le
condoglianze al popolo francese e alle famiglie delle vittime.
Diverse fonti locali hanno descritto gli attentatori come due squilibrati, ma l’antiterrorismo ha aperto un’inchiesta sul caso confermando la matrice jihadista. Secondo quanto diffuso da diversi media uno dei due assalitori portava un braccialetto elettronico ed era quindi noto alle forze dell’ordine