AVVENTO

È il tempo liturgico di preparazione al Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini.

Contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi.

Siamo nell’Avvento, tempo dell’attesa, della speranza, della preparazione all’accoglienza.
Tempo che rinnova tutto, che cambia la storia e da valore ad ogni piccola cosa.
Nell’Avvento tutto sembra farsi più vicino.
Come è bello riscoprire il calore e l’intimità della casa, chissà allestendo il nostro piccolo presepio per scandire giorno dopo giorno il cammino insieme all’incontro del Bambino che nasce.
Dio sempre si fida di noi ridonandoci il suo Figlio ed in Lui tutti i beni più preziosi, affinché anche noi, alla fine di questo 2020 così difficile e pieno di dolore e di morte, possiamo riaccendere la nostra fiducia in Lui.
Riaccendere la fiducia è l’arte preziosa di rinforzare la nostra fede, non perché abbiamo tutte le risposte e le certezze, ma perché il cuore ha bisogno di riaprirsi sempre ad ogni domanda e alla speranza.
Riaccendere la fiducia in Dio è ricominciare a credere che è impossibile che l’amore non generi amore, che dietro un orizzonte non ci siano altri orizzonti, che dietro una speranza che muore non ci siano altre speranze ad attenderci.
A volte in mezzo a delle notti così oscure da far paura, abbiamo pensato che Dio non ci guardasse più e non ascoltasse più le nostre preghiere, eppure chi si aggrappa alla fede come unico modo di riuscire a sopravvivere, scopre che tutto ciò che accade ha un senso, anche quando sembra essere assurdo.
Solo chi è fiducioso in Dio può trasformare il dubbio in certezza, il male in bene, la notte in alba radiosa.
La tragedia dell’alluvione che ha colpito Bitti, il nostro paese confinante, è stata per tutti una vera notte oscura. Desolazione, sconforto, pianto.
Oggi dopo 4 giorni, il vedere sbocciare tanta solidarietà e partecipazione; le iniziative a tutti i livelli per aiutare, dando corpo alla fantasia e alla creatività dell’amore, riaccende la fiducia in Dio che proprio nei momenti più duri fa rifiorire nel cuore dell’uomo ciò che di più bello vi ha seminato: il sentirsi fratelli.
Anche questi momenti difficili sono opportunità di vivere l’Avvento ed essere strumenti per aiutare a far riaccendere anche nei nostri fratelli bittesi la fiducia in Dio, base solida per ricostruire non solo il paese, ma la speranza nei loro cuori.
Voglio fare mie le parole del loro Vescovo emerito Mons. Meloni:
“Bitti! Sei sempre forte e laboriosa;
il cuore non smarrisca la speranza,
combatti con armonia e con costanza,
San Giorgio ti farà più coraggiosa”.
Forza Bitti
Don Nino
1.12.2020